Intervista a MARINA MALFATTI
LA STRAORDINARIA MARINA MALFATTI INTERPRETA LA VERITÀ, LA VIOLENZA ED IL MISTERO di “VA’ DOVE TI PORTA IL CUORE” Uno spettacolo emozionante e sorprendente, ironico e tenero, capace di colpire al cuore: questo l’incipit del prossimo appuntamento della III edizione della Stagione Invernale di Giffoni Teatro, la rassegna invernale promossa, in collaborazione con il Consorzio Teatro Campania, dall’Associazione Giffoni Teatro, già ideatrice dell’omonima rassegna estiva nella Valle dei Picentini. Giovedì 12 marzo al Teatro Cinema Valle andrà in scena “Va’ dove ti porta il cuore”, il famoso romanzo di Susanna Tamaro, caso editoriale della metà degli anni 90, con 14 milioni di copie vendute in tutto il mondo. Il racconto passa dalle pagine al palcoscenico, arricchito da nuovi dialoghi e situazioni ideate dalla stessa scrittrice insieme con Roberta Mazzoni ed Emanuela Giordano. Ad interpretarlo, insieme con Agnese Nano, sarà Marina Malfatti, una delle più straordinarie ed affascinanti attrici italiane.
Innumerevoli i suoi ruoli teatrali in cui si è distinta per la capacità di trovare sempre un punto d’incontro tra le eroine classiche e la donna moderna.
Grazie per aver accettato l’invito. Ci parli del testo che andrà ad interpretare.
Analisi acuta e modernissima dei problemi della famiglia borghese, il testo è incentrato in particolare su una anziana donna, Olga, la nonna che, schiacciata dalla ambiguità della famiglia in cui è cresciuta, a sua volta crescerà sua figlia e poi sua nipote mostrandosi di grande limpidezza d’animo, ma portando in realtà dentro di sé un terribile segreto che crea una sopita ma continua inquietudine nei rapporti fra i personaggi. Il testo è un’analisi acuta e moderna dei difficili meccanismi che governano le famiglie, persone diverse per carattere, età, abitudini che, pur vivendo accanto ogni giorno, sembrano non conoscersi. La vicenda attraversa tre generazioni di donne che provano a recuperare, attraverso l’affetto che le unisce, un legame più autentico e leggero, una serenità condivisa e libera.
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