Campobasso / A proposito di progetti e volontariato: intervista a Pietro La Barbera
Campobasso / A proposito di progetti e volontariato: intervista a Pietro La Barbera
di Maria Pellino
Vorrei proporre all’attenzione dei lettori il progetto e l’attività instancabile di un personaggio che riesce a smuovere le acque chete della società attivando percorsi di promozione e sensibilizzazione culturale con risvolti anche sociologici. Sto parlando di Pietro La Barbera. Vive a Campobasso, attore, sceneggiatore, speaker radiofonico, lettore di libri. Personalità dalla sensibilità sconfinata, infatti porta avanti alcune attività che evocano la sua indole combattiva soprattutto di fronte alle oppressioni e alle ingiustizie. Il suo progetto essenziale e, direi, esistenziale, è “La voce del buio” e “Il teatro al buio”, una sfida affascinante, come ci racconta lo stesso Pietro.
D.: Qual’è la cosa per te che manca nella società di oggi?
R.: L’attenzione al bello che ci circonda. Dare tutto per scontato.
D.: Cos’è per te l’ascolto e quanto è importante nel tessuto della società. Soprattutto ce ne rendiamo conto?
R.: Ascoltare è ridare luce al cuore e alla mente. Trovare in sé la parte più sconosciuta. Ma nel tessuto sociale che viviamo c’è troppa paura di scoprirsi. Si preferisce la superficialità e mantenere non una conoscenza vera, ma quello che si presume di voler essere.
D.: Cos’è la diversità e come si può sostenerla?
R.: La diversità è forza vitale. Elemento essenziale del confronto costruttivo. Possiamo sostenerla attraverso l’accettazione dei nostri difetti.
D.: Raccontaci, Pietro, in cosa consistono questi progetti di cui ti occupi e quali ne sono le finalità.
R.: I miei progetti cercano di portare benessere al mio animo e di quelli che li condividono. Le finalità sono sempre improntate sulla condivisione, sulla ricerca di anime belle e sul mantenimento dello stupore buono nell’esistenza.
D.: Per chi volesse abbracciare questa forma di volontariato, a chi devono rivolgersi e cosa devono fare
R.: Basta contattarmi sui miei profili social, attraverso la mail info@lavocedelbuio.it oppure telefonicamente al 3389127408 .
D.: Quali sono le altre attività che porti avanti a sostegno delle diversità e a promozione sociale e culturale?
R.: Laboratori di dizione, laboratori teatrali, Cene al buio, Cene con delitto, Laboratori di ascolto attivo, Teatro al Buio, Apertivi al buio, Cinema al buio, programmi Radiofonici e videointerviste.
D.: So che hai bandito un concorso, ce ne puoi parlare?
R.: Il premio ha per finalità la promozione dell’ASCOLTO, ed è aperto a LETTORI/AUTORI di ogni parte del mondo. Saranno ammessi al premio «LA VOCE DEL BUIO» registrazioni (audio, mp3) di scritti (poesie e racconti in italiano) inediti. Saranno ammessi al premio registrazioni (audio, mp3) di scritti (poesie e racconti in italiano) con durata e tema liberi. I concorrenti potranno partecipare solo con una registrazione audio (una per la categoria Poesia e una per la categoria Racconti, accompagnate sempre dal relativo scritto in italiano). La giuria sarà composta dai componenti il gruppo “TEATRO AL BUIO” e valuterà sia l’aspetto espressivo (ascolto audio) che l’essenza dello scritto. Le registrazioni audio, accompagnate dallo scritto e dalle schede di iscrizione, dovranno essere inviate tramite mail, all’indirizzo: info@lavocedelbuio.it. L’iscrizione (gratuita) dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2021.
D.: Tra le tante cose che hai fatto, hai intervistato personaggi importanti, ce ne citi alcuni e quale rifaresti?
Ho intervistato Alda Merini, Giorgio Albertazzi, Ludovico Einaudi, Gigi Proietti, Roberto Vecchioni, Ron, Alessandro Baricco, Massimo Ranieri e tanti altri…Rifarei l’intervista ad Alda Merini, perché la sua diversità, la sua anima profonda mi ha fatto viaggiare in un mondo senza limiti.
Grazie Pietro La Barbera per la sua preziosa essenza. La società avrebbe bisogno di persone ricche di energie positive che possano mettere a disposizione i propri talenti con determinazione e serietà proprio come fa Pietro che riesce con la sua esplosività a coinvolgere nel dono della gratuità sempre più persone sensibili e a far brillare nuovi scenari di cultura in un panorama dove regna la superficialità.
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